Castello di Coriano
Un complesso fortificato
di
grande valore storico
Coriano era un centro fortificato documentato già dalla fine del XII secolo, dotato di magistrature proprie, con un ampio territorio, collocato in una leggera collina (102 m s.l.m), dalla quale tutt’ora si può godere della vista del suo vastissimo e delizioso panorama immerso nella natura dell’entroterra romagnolo.
Nel 1238 si ha la presenza dei consoli di Coriano e nel 1295 si ha ulteriore attestazione di questo centro fortificato di dimensioni ridotte, sede di ufficiali del luogo.
Il castello o castrum è una fortificazione abbastanza particolare, infatti non è una rocca costruita ad uso esclusivamente militare o residenziale per un unico signore, ma non ha nemmeno le dimensioni di un paese fortificato. L’impianto del castello, di cui restano imponenti le rovine su di un rialzo naturale chiamato castello, si trova fuori dall’attuale centro abitato moderno. Oggi sopravvive un’importante porta torre portaia, dotata già di un ponte levatoio e sormontata da una torre quadrangolare con stemma e tracce dei beccatelli e merlature sulla sommità. Ancora visibili sono un primo e un secondo tratto di mura, facenti parte di una cinta poligonale irregolare e una seconda porta con arco a sesto acuto con lo stemma dei Malatesta.
Il territorio comunale di Coriano si inserisce in una zona del Riminese particolarmente ricca di strutture difensive. Questa abbondanza di fortificazioni (Cerasolo, Monte Tauro, Mulazzano e Passano) è indice sia delle precarie condizioni di sicurezza fuori dai centri abitati, sia di un denso popolamento che necessitava di protezione, nel basso Medioevo. Tutte le strutture fortificate del Corianese rientrano nell’ambito di quelle tipologie caratterizzanti i domini dei Malatesta, laddove l’uso del laterizio era prevalente.
Coriano con la sua fortificazione sorge in un luogo appartato e isolato, al di là della strada e senza contatto con essa, insomma non è collegata direttamente alle vie principali. E’ però collegata alle altre comunità con due sole vie, che ne permettono il prioritario passaggio dei traffici commerciali e principalmente agricoli con il comune di Rimini. Questa connessione di traffici con Rimini, rendono Coriano una zona di passaggio, importante da possedere per queste possibilità di comunicazione, in modo particolare la “via regalis” ne rappresenta il fulcro, ed è soggetta al controllo delle autorità pubbliche sovracomunali, dal 1361. Più volte nei secoli, il fatto di essere punto di incontro con Rimini, ha provocato scontri tra gli eserciti per il possesso di questa via di comunicazione.
Coriano è in possesso della famiglia di Carpegna fino al 1209, quando passa alla chiesa ravennate, che a sua volta affitterà il centro fortificato ai Malatesta, nel 1356. Per un certo periodo il Castello di Coriano è stato uno dei complessi fortificati più importanti della zona, grazie ai consistenti lavori di ampliamento iniziati da Roberto Malatesta nella seconda metà del Quattrocento. R. Malatesta modifica l’assetto dell’intera fortificazione, rifacendo il muro di cinta, ampliandone il perimetro e costruendo nuovi bastioni.
Dal 1504, Coriano subirà diversi passaggi di mano, prima da parte dei Veneziani, verrà poi saccheggiata e in parte distrutta dagli spagnoli nel 1512, poi diventa possesso di papa Clemente VIII, che lo assegna ai Fratelli Sassatelli di Imola e in fine diventa possedimento del Comune di Rimini nel 1605.
Nel XVI il piccolo castello è abitato da contadini, ma al suo interno si trovano anche artigiani, si ha notizia di un chirurgus, di un calzolaio e di un prete.
Fino agli inizi del XVII secolo, il paese era costituito da 4 quartieri: Borgo, Casale, Casciano e Noce Iongo. Attorno al castello si giocava <<alla palla e al pallone>> (P. Righini).
In seguito la terremoto del 1672 il castello riporta danni e successivi segni di degrado, che portano il consiglio della comunità ad intervenire con l’abbassamento delle mura, nel 1728.
Nel 1805 Coriano viene dichiarato comune di terza classe ed il castello ospiterà le carceri.
Nel 1882 il castello subirò un incendio. Le sue fortificazioni gravemente danneggiate sono sopravvissute al logorio del tempo e alle devastazioni subite durante le operazioni belliche del 1944, quando nello sfondamento della Linea Gotica tedesca Coriano è rasa al suolo e ridotta a un cumulo di macerie.
A Coriano durante il recente restauro del castello, si è proceduto ad una tra le poche indagini scientifiche mai eseguite sui complessi fortificati. Un piano di recupero attento alla conservazione ha restituito a Coriano, un complesso fortificato di grande valore storico. Si sono rinvenuti notevoli resti strutturali e materiali dagli scavi del castello: ceramiche, vetri, materiali metallici, armi, monete, tutti elementi che aiutano a conoscere meglio la vita all’interno del castello, allestiti in mostra permanente in una casa del castello.