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Castello di Poggio Torriana

Importante piazzaforte

malatestiana

La località corrisponde all’antica Scorticata, derivato da curtis Catonis, così chiamata per l’aridità delle rocce che la circondano, posta sulla riva sinistra del fiume Marecchia, di Fronte a Verucchio.

Per altri il nome deriva dal gotico e longobardo sculcs, ovvero sentinella, guardia, in italiano scolca.

Ridenominata Torriana nel 1938-39 dominata dalla cima del monte della Scorticata, ove si erge il rudere di una torre precedente.

Il castello di Scorticata, importante ed estesa piazzaforte malatestiana come lo fu San Leo, è collocato sul culmine del versante a franappoggio di uno sperone calcareo che controlla il Marecchia, a chiusa sulla sottostante via Ariminensis.

La torre di Scorticata, posta proprio di fronte a Verucchio, costituiva un punto chiave di osservazione, in posizione dominante fra la pianura riminese, la valle dell’Uso e la sottostante valle Marecchia, con un collegamento visivo per 360 gradi, dall’Adriatico a San Marino e San Leo.

Castrum Scortigatae viene ricordato a partire da una bolla di Papa Lucio II del 1141, come luogo già fortificato nel 1179. Il complesso fortificato torrianese si estende su due speroni rocciosi separati da un avvallamento che fungeva anche da fossato asciutto. Il castello, un abitato cinto di mura, è dotato di un doppio recinto difensivo, e al suo interno si conservano oggi, alcuni resti archeologici e vari corpo di fabbrica recentemente restaurati.

Il Castello di Scorticata in cima al colle, su sperone calcareo, si presenta con una porta difesa da due torri cilindriche bastionate e scarpate  (di età certamente posteriore ai Malatesta) e un sistema di strutture difensive e fortificazioni che si estendono su due colline aguzze, dette rispettivamente castello e torre. Sul colle a fianco a quello del castello, ti trovano gli avanzi di una torre quadrata, priva di scarpa, che mostra i segni di numerose ricostruzioni e che svolgeva la funzione di “battifolle”, un fortilizio eretto in una posizione dotata di superiori possibilità di avvistamento del territorio circostante.

Dalla chiesa riminese nel 1186, il castrum Scortigate, passa ai Malatesta di Verucchio.

I consoli di Scorticata nel 1233 giurano fedeltà al comune di Rimini, per poi tornare nel 1248 sotto l’influenza malatestiana, cui verrà confermata in vicariato fino al 1332.

Dopo essere stata temporaneamente occupato da Federico di Montefeltro, nel 1471 torna in mano a Roberto Malatesta.

Poi dopo un breve dominio veneziano all’inizio del XVI secolo e un’altro breve dominio da parte di Zenobio de’ Medici, il castello torna sotto il diretto dominio pontificio nel 1579 e viene giuridicamente assoggettato a Verucchio.

Nel 1797, in seguito alla venuta dei francesi in Italia verrà compresa nel cantone di Santarcangelo.

Il castello aveva un cinta muraria importante, con torrioni d’avvistamento e avvolgeva l’abitato costituito di case, stalle, palazzi, strade, cisterna per l’acqua, chiesa, torre campanaria e tutto ciò per renderlo autosufficiente anche in caso di assedio.

Dopo anni di abbandono della rocca negli anni 1960-1970, restano quasi intatti i due grandi torrioni circolari con incastonata l’arco della porta di accesso. Delle mura che difendevano e circondavano la cittadella ne restano e affiorano lacerati sporadici, che possono ugualmente dare l’esatta posizione dell’intero complesso. Nella cittadella la chiesa è dedicata ai santi Filippo e Giacomo ed è stata in porte recuperata nel 1996 come pure l’attigua torre campanaria.

L’unione di Torriana con Poggioberni, che risale al 2014, ha portato alla costituzione anche formale di una realtà con un complesso di castelli e fortificazioni molto interessante e vivo