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Il castello e la rocca di Montefiore

Il castello e la rocca

di Montefiore

Dal colle di Montefiore tra i fiumi Conca e Foglia, sormontato dalla fortezza a 385 m, si intravedono Rimini e Urbino. Montefiore definita “Regina” della Valconca è sicuramente uno dei borghi più belli d’Italia, con il suo castello circondato da una cinta di mura con torrioni e due porte: quella Romana e quella di S. Martino. La sua posizione strategica e panoramica, permette una veduta d’insieme della costa adriatica e di tutta la bassa vallata, uno scenario in cui perdersi, rocca di luna, nel cielo delle emozioni. Questa importante struttura difensiva, era un’importante macchina da guerra per il controllo dei territori malatestiani.

“Quindi mutando bestie e cavalieri,

Arimino passò la sera ancora;

nè in Montefiore aspetta il matutino

e quasi a par col sol giunge in Urbino”

(L. Ariosto, Orlando furioso, c.XLIII)

La rocca, acquisita al patrimonio del comune il 22 marzo 2002, domina le valli del fiume Conca e del Ventena, a protezione del paese preesistente, in linea con i castelli di Saludecio, Gemmano e Montecolombo. Il Castrum Montis Florum presenta una pianta di notevole interesse urbano, con la disposizione concentrica delle case, chiuse tutt’ora fra le mura e nel bel mezzo s’innalza il castello vero e proprio. Il castello è circondato da alte e grosse mura a figura circolare e torri di difesa, alle due estremità del borgo attraverso la porta Romana e quella di S. Martino si accede alla piazza grande, che si unisce con il castello mediante un ponte di cotto (anticamente ponte levatoio) sulla porta Curina unico accesso al castello medesimo, difeso da un torricino. Proprio al centro del castello s’erge una grandissima rocca con geometrie severe e imponenti, detta del Girone, con un muro tutt’intorno.

Il castello di Montefiore appartenuto inizialmente ai Malatesta poi successivamente conteso per la sua posizione strategica dai Montefeltro, dai Veneziani, e infine dalla Chiesa, subirà notevoli trasformazioni e soprattutto danni causati prima dai terremoti poi dal passaggio della seconda guerra mondiale che ha visto la rocca trasformarsi in rifugio dai bombardamenti e carcere militare.

Importanti lavori di restauro e ricostruzione a partire dal 1949 fino al 2008, hanno permesso di ricostruire cortine, scalinate, ripristinare aperture e terrazze seguendo il loro assetto originario.

Oggi è possibile ammirare tre sale principali ben conservate, quelle: dell’Imperatore, del Papa e del trono dei Malatesta. Oltre alla stanza della cisterna con pozzo per l’autosufficienza in caso di assedio, le tracce di un mulino a vento sul tetto, si possono osservare diversi elementi della vita quotidiana dell’epoca, tra cui vetri e monete del XIII-XIV secolo, medaglie, dadi di balestre, ceramiche, terracotte e maioliche e anche alcuni piatti con stemma della famiglia urbinate dei Montefeltro.

Montefiore come centro di vita cortese, conserva un aspetto affascinante e straordinariamente integro, che merita di essere visitato e apprezzato.