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Castello e rocche di Verucchio

La culla dei Malatesta

Il castello di Verucchio sorge su un formidabile sperone di roccioso, alto e possente, che domina il territorio circostante.

La vallata del fiume Marecchia è caratterizzata dalla presenza di numerosi picchi e colline su cui sorgono maestosi castelli, fra i più importanti ricordiamo quello di: San Marino, San Leo, S.Giovanni in Galilea, Verucchio, Torriana e Santarcangelo. Sono picchi frequentati, la cui nascita e sviluppo sono condizionati in modo determinante da necessità militari di tipo difensivo. La scelta del sito e la configurazione della stessa struttura urbana seguirono le leggi della difesa.

Verucchio sulla riva destra del Marecchia è considerato un vero occhio della Romagna, per la sua numerosa presenza di rocche e torri che fungevano da punti di controllo del territorio e dei traffici commerciali di rilevante importanza territoriale per i domini dei Malatesta.

Una interpretazione etimologica scompone Veruculum in verus oculus Malatestrarum, ad indicare l’importanza di questo territorio, che può essere consuderato la “culla dei Malatesta”.

A rafforzare questa tesi alcuni atti del XII e XIII secolo indicano e contrassegnano i Malatesta con l’appellativo <<di Verucchio>> (Malatesta di Verucchio) e anche Dante ne cita l’importanza in una cantica (inf. XXVII, 46-48):

E ‘l Mastin vecchio e il nuovo da Verucchio

che fecer di montagna il mal governo,

là dove soglion far dè denti succhio

Verucchio nel 1144 viene concesso alla chiesa di Rimini da parte di papa Lucio II. Nel 1150 passa in possesso ai Malatesta e nel 1197 del comune di Rimini per tornare ai Malatesta i quali però nel 1233 lo sottomettono a Rimini. E’ conteso tra la chiesa ed li comune di Rimini fino al 1288, poi tra i riminesi e Roma.

L’abitato di Verucchio è collocato su due scogli, sulla cui sommità sono situate le fortificazioni, in un primo tempo autonome, per cui le rocche di Verucchio sono due: quella del Sasso, detta anche semplicemente <<la rocca>> e quella del Passerello, che sembra fossero state costruite da Malatesta da Verucchio, collegate poi con una cinta muraria soltanto prima della metà del XV seccolo da Sigismondo Pandolfo Malatesta.

Il prossimo lunedì approfondiremo i segreti e le storie affascinanti di queste due bellissime rocche del territorio di Verucchio.