I nostri vini
In Romagna non è solo mare, ma anche buon vino
Le caratteristiche di un vino, oltre al tipo di uva e di vitigno, sono influenzate anche da tanti altri fattori. Tra cui il clima e il microclima di ogni vigna. Tutti gli eventi climatici sono determinanti, come ad esempio: la piovosità, le ore di esposizione al sole, i venti, l’umidità… Tutti questi fattori, favoriscono o rallentano la maturazione dei grappoli, determinando il contenuto zuccherino del vino che si traduce in gradazione alcolica più o meno elevata. Quest’ultima determina, il profumo, la freschezza e il sapore del vino. Poi ci sono anche eventi naturali avversi che possono danneggiare o compromettere un raccolto, come ad esempio: le nebbie, la grandine, la siccità… Il gelo tardivo a primavera inoltrata e la grandine rappresentano le calamità tra le peggiori per un viticoltore. Una forte grandinata può causare la distruzione non solo dei grappoli di quell’annata, ma causare danni anche al vitigno stesso, compromettendo anche l’annata successiva.
Molto importante sul piano qualitativo è anche la natura del terreno su cui un vigneto sorge. La sua composizione chimico-fisica, la sua esposizione ai raggi solari, l’altitudine sul livello del mare, l’inclinazione del terreno, la capacità trattenere o drenare, sono tutti elementi che determinano la vocazione vitivinicola di un terreno.
Altro fattore fondamentale e quindi non trascurabile è l’intervento dell’uomo sul vigneto, che coltiva e impianta la vigna con tecniche e metodi di lavorazione diversi, orienta i filari e ne decide la distanza tra l’uno e l’altro, decide quanti ceppi di vite piantare per ogni ettaro, il sistema di potatura e ne sceglie il metodo di difesa antiparassitario. Infine decide il momento di vendemmia e il modo in cui raccogliere e vinificare le uve.
In Romagna il clima è continentale, tuttavia nella zona adriatica, diviene più mite e assume i caratteri del clima marino. Il clima romagnolo risente sia della barriera appenninica, che limita l’influsso dei venti da sud-ovest, sia dell’esposizione verso l’Adriatico del suo territorio, ed anche dell’influenza della Pianura Padana.
In pianura e in collina il clima è abbastanza uniforme, con una certa continentalità dovuta al prolungarsi delle basse temperature verso la primavera e con punte elevate raggiunte nel periodo estivo. Il clima è invece più mite nella fascia litoranea, con temperature che oscillano tra i 12 e i 16 gradi, nella zona di coltivazione della vite. Il clima ideale per poter far maturare l’uva è quello temperato e umido, abbastanza caldo ma non troppo, infatti l’eccessivo caldo riduce l’acidità del vino. Il grado di maturazione dell’uva è un fattore molto importante, poichè più essa è matura e più diminuisce l’acidità e si innalza il tasso zuccherino.
Un tempo quando le difese antiparassitarie erano pressochè nulle, le vendemmie erano effettuate con largo anticipo per paura delle piogge settembrine, che potevano apportare funghi, insetti e virus, responsabili di intaccare le foglie o i giovani sarmenti, causandone la rovina del raccolto.
Le condizioni climatiche sono quindi fondamentali per la maturazione dell’uva. Generalmente gli anni asciutti sono i migliori per la buona riuscita della vendemmia: un buon soleggiamento anticipa la maturazione, mentre un cielo sempre coperto non favorisce la crescita dei grappoli ma li arricchisce di Sali minerali, che generano un vino corposo e di buon invecchiamento.
La vitivinicoltura è un’attività a cielo aperto e come tale è soggetta alla natura e all’andamento climatico e pertanto un andamento climatico favorevole è uno degli elementi fondamentali che concorrono alla buona riuscita di un’annata e di un buon vino. In Romagna abbiamo eccellenti vini da gustare e scoprire, perché la nostra è un terra, che non vive di solo mare, ma ha anche un meraviglioso entroterra che il forestiero o il turista non ha ancora scoperto. C’è un potenziali di borghi, prodotti del territorio, sagre, storia usanze e tanto altro merita di essere assaporato e riscoperto e soprattutto valorizzato.