Il vino romagnolo, le cantine e le aziende, i vinicoltori, itinerari enogastronomici e tanto altro
In Romagna si producono oltre 10 milioni di bottiglie di vino all’anno
L’unico Paese al mondo in cui si fanno vini in ogni regione è l’Italia. Il nostro paese è stretto e lungo, a Nord ci sono i ghiacciai e quasi tutta penisola è baciata dai mari. Il clima è molto vario in Italia e questo crea una biodiversità unica nel mondo. Grazie a questi fattori si producono vini molto differenti da una zona ad un’altra. L’ottima qualità accomuna però i vini italiani, che comprendono anche vini romagnoli: 341 vini Doc (denominazione di origine controllata) e 78 Docg (denominazione di origine controllata garantita). Ad esempio: l’Albana di Romagna è un vino Docg, mentre il Romagna Sangiovese è un vino Doc. Sono più di 6000 gli ettari vitati di Sangiovese nella zona Doc con una produzione annua imbottigliata di 81.548 ettolitri, che corrispondono ad oltre dieci milioni di bottiglie annue.
Come si è visto i fattori che contribuiscono alla creazione di un buon vino sono molteplici: vitigno, ambiente, vigna, microclima… L’uomo ha però il ruolo fondamentale, infatti è colui che vinifica, cura, alleva e coordina tutti questi fattori affinchè il vino venga prodotto nella migliore qualità possibile. Il vino insomma è come un figlio per il vinicoltore ed in base alla cura e alla dedizione che quest’ultimo ci impiega, ogni assaggiatore può conoscere qualcosa della persona che lo produce. Per scegliere bene un vino di qualità quindi se non si è esperti, occorre rivolgersi ai produttori di vino, che sono veri professionisti vinicoli. Fino a qualche anno fa il vino romagnolo, veniva percepito come un vino di mediocre qualità, da acquistare in qualsiasi supermercato ad un prezzo relativamente basso. Oggi, la percezione riguardo a questi vini è decisamente cambiata e questo è stato reso possibile da un miglioramento qualitativo evidente e tendente all’eccellenza. Inoltre, molte cantine romagnole si sono attrezzate per rendere possibile ai visitatori delle proprie aziende, la degustazione dei propri vini. Questo ha dato la possibilità a chiunque apprezzi i vini di qualità, di essere a contatto direttamente con il produttore vinicolo e poter visitare la cantina, la vigna in un ambiente reso ospitale dall’accoglienza tipica della gente di Romagna. Conoscere la persona che produce il vino è un’esperienza che permette di conoscerne meglio anche il vino e quindi apprezzarlo maggiormente. Per incentivare questa voglia di conoscere le aziende che producono vino romagnolo, nel 1962 viene promossa la nascita del: Consorzio vini di Romagna. Un’associazione che comprende 115 aziende, 7 cantine cooperative, 103 vinificatori e 5 imbottigliatori
Tra il 1999 e il 2000 sono nati dei veri e propri itinerari turistici dal nome “ Strade dei vini e dei sapori”. Questi tour enogastronomici sono nati da un progetto degli assessorati regionali all’Agricoltura e al Turismo, interessano le province di: Imola, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini. Attorno al vino insomma, esiste un mondo, che ci riporta alle origini, al sapere contadino, che si è modernizzato e vive di pari passo con il presente, stando attendo alle tendenze o novità che questo settore può intercettare. Tutto questo rappresenta qualcosa di unico nel territorio romagnolo che merita di essere apprezzato, attraverso le visite alle cantine e alla degustazione delle eccellenze che il nostro territorio offre generosamente. Di questo vasto territorio che si estende dagli appennini alla costa adriatica, Tonino Guerra, grande romagnolo e appassionato di Sangiovese diceva:
“ la vera voce della mia terra è quella che canta con i suoi vini”.
Il Sangiovese è oggi uno dei vitigni più utilizzati dell’intera Penisola, con una superficie occupata dai filari di vite corrispondente all’11 % di quella nazionale totale. Il Romagna Sangiovese DOC è oggi considerato un perfetto vino da pasto, che si sposa perfettamente con primi piatti di pasta fatta in casa o secondi di carne. Da servire ad una temperatura di circa 16°C è perfetto con gli affettati romagnoli, come mortadella o culatello, ma anche con la tradizionale piada romagnola da abbinare ad esempio con un’altra nostra eccellenza di Romagna: lo squacquerone con il prosciutto crudo. Il Sangiovese Superiore Riserva accompagna degnamente piatti più ricchi e ricercati a base di sugo di carne, grigliate miste e selvaggina.
La Romagna come si è visto non è solo mare e solo, ma anche tanto altro. Ha un entroterra e un mondo enogastronomico da scoprire ancora. Una cantina che consiglio a chiunque venga a Cattolica o nei pressi, è: Ennio Ottaviani. Raggiungibile agevolmente in macchina o per chi se la sente in bicicletta passando per i bellissimi sentieri naturali della Valle Del Conca, si trova a San Clemente (RN). In questa cantina in cui si respira tradizione e innovazione i due proprietari, Davide e Massimo vendono i propri vini con il sorriso tipico della Romagna, ospitando i propri ospiti come farebbero con gli amici a casa propria. Il loro slogan è infatti:
“facciamo il vino per gli amici”.
Qua producono un ottimo Sangiovese pop dal volto gioioso ed un eccellente Romagna Dop Pagadebit Strati. Naso di scorza di limone, albicocca, tocchi di ortica, con finale ammandorlato, da abbinare con passatelli asciutti con vongole e pomodorini. Un altro motivo per visitare questa vigna caratterizzata da una struttura moderna dalle ampie vetrate, è: il miele. Le arnie sono poste in prossimità dei vigneti e questo oltre a contribuire ad avere vigne sane, contribuiscono a tutelare la salute dell’ambiente, garantendo la biodiversità animale e vegetale. Nelle oltre 40 arnie producono tre varietà di ottimo miele.
In conclusione penso che il vino e tutto il mondo che ci ruota attorno sia un altro ottimo motivo per venire in Romagna per rilassarsi gustando un vino eccellente a pochi chilometri dal mare.