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La navigazione con le barche a vela in Adriatico

Il clima, il vento e le brezze tipiche della costa romagnola

Durante l’estete sulla nostra costa romagnola, il vento di scirocco domina le ore pomeridiane della giornata. Quando il tempo è buono al mattino si percepisce il cosiddetto giro del vento a 360° con la gradevole brezza mattutina, conosciuta anche come “vento di terra” o ” di valle”. Nel primo pomeriggio soffia lo scirocco che si intensifica, durante le ore pomeridiane per poi cessare verso sera in uno scirocco di bonaccia che dura circa tre o quattro ore, che lascia il posto alla brezza di terra e continua così il suo giro. Questo fenomeno tipico della costa adriatica, si verifica a seguito della differenza tra la temperatura del mare e quella della terra.

I pescatori del passato erano chiamati battellanti (batlènt), perchè uscivano con piccole barche a vela che sfruttavano il già citato vento di valle. Questo vento soffia dalle 22.00-23.00 fino alle 7/8 del mattino successivo perchè fa il cosiddetto “giro della bussola” di 360°.

Più esattamente soffia al mattino da Sud/Sud-Ovest, che è il vero e proprio vento di valle, poi più tardi soffia da Nord (bèva su), poi da Nord/Nord-Est (bèva fòra o furesta), per trasformarsi nello scirocco pomeridiano. Quando il vento e le condizioni atmosferiche sono in questo stato, le piccole barche a vela debbono fare molta attenzione, osservando attentamente il ponente e il maestrale. Non appena si scorgono le nubi che si spostano verso terra, occorre dirigersi il prima possibile verso l’imboccatura del porto, poichè il movimento delle nubi può essere spesso un presagio di forti e improvvise folate di vento (rifulèda). In estate può succedere, che il tempo brutto sia preannunciato dal vento di garbino, in modo particolare se di primo mattino soffia da Sud, in maniera più intensa, rendendo l’aria più secca del vento di valle.  Il garbino preannuncia il pericolo soprattutto quando dal largo si vede nitidamente San Marino. Questo significa che il garbino è molto intenso e rinforza e cala all’improvviso, determinando folate di vento insidiose per i naviganti. Il moto ondoso aumenta e bisogna cercare di restare sempre sopravento dei porti e vicino alla costa per guadagnare la terra il prima possibile. Con il garbino il vento può cambiare repentinamente e trasformarsi in tramontana.

ORIENTARSI CON LE STELLE

Con il tempo buono i vecchi marinai si orientavano osservando le stelle, in particolare le stella di tramontana, ossia la stella polare e il cosiddetto carro, “i guardiani” che le girano attorno. Osservare le stelle permetteva di controllare l’esattezza della bussola. La stella polare indica sempre il Nord e in questo modo può confrontarla con il Nord della bussola per verificarne la precisione. la bussola presenta, rispetto alla posizione della stella polare, due gradi di differenza per il magnetismo terrestre.

L’INFLUENZA DELLA LUNA

Quando c’è la luna piena, c’è l’alta marea, quando cala c’è la bassa marea. Con il vento di levante la marea è sempre alta nel Mar Adriatico per effetto del Golfo di Otranto e delle forti correnti a Santa Maria di Leuca. Al contrario, c’è la bassa marea perchè il vento di tramontana soffia in senso contrario. Con lo scirocco, il vento e la pioggia nella Laguna veneta si forma l’alta marea quando sorge la luna piana.

NAVIGAZIONE A VELA CON IL BRUTTO TEMPO: “II buon marinaio si conosce nelle tempeste”

Quando si naviga con il tempo minaccioso, bisogna essere pronti a evitare l’imminente pericolo. Occorre lasciare sempre un piccolo fiocco in funzione, ammainare le vele e attendere l’entità del vento regolandosi di conseguenza, facendo uso anche delle vele se il vento è gestibile. Oggi tutti di pescherecci di Cattolica non hanno più la barra del timone, ma la ruota, molto più sensibile alle correnti a differenza della barra. che invece tende a posizionarsi dalla parte più favorevole per le operazioni di manovra. Per fare in modo che la barra rimanga bilanciata senza che subisca pressioni a dritta o a sinistra, si regola l’andatura con il fiocco ed eventualmente con la vela di poppa, in modo da equilibrare la barra al centro in funzione del vento.