Le virtù del Sangiovese
Il vino romagnolo fa bene alla salute e all’anima
In questi ultimi anni si sta assistendo ad una vera e propria rivoluzione nel mondo del vino romagnolo.
Il vino è un prodotto che appartiene alla cultura quotidiana, che a differenza del passato, oggi ha un interesse molto radicato nei giovani. Questo interesse in continua espansione è legato al fatto, che la Romagna accoglie nella sua tradizione enogastronomica, pagine importanti legate al vino. L’economia romagnola legata al vino si è strutturalmente trasformata con nuovi viticoltori che oltre ad il business hanno introdotto metodologie di lavoro che in passato venivano ignorate. Questo ha portato ad aumentare la qualità e la commercializzazione dei vini. Conseguentemente si è assistito numerose aperture e inaugurazioni di locali, come: enoteche, osterie e wine bar. Anche a livello di ristorazione è cresciuto il consumo e l’interesse per il buon vino romagnolo.
Il vino di qualità ha effetti benefici sulla salute:
In tempi antichi se ne lodano le virtù anche nella Bibbia: << agli afflitti un liquore capace di corroborare il corpo e del vino a chi prova amarezza nel cuore; che bevano le genti e perdano il ricordo dei loro dolori e si nutriscano, perché l’alcool è un elisir per tutti >>. Epicuro sosteneva che il vino: << scalda l’anima>>.
Il padre della medicina Ippocrate, considera il vino un medicamento utile a migliorare la digestione, le funzioni renali. Il vino di qualità migliora la digestione e riduce lo stress quotidiano e quindi oltre ad essere un piacere per il nostro palato, migliora le funzioni del nostro organismo. Le ricerche dell’Istituto Nazionale della Nutrizione confermano, che il vino ha un’azione benefica di pulizia delle arterie, quando assunto in piccole dosi. Queste virtù legate al vino decantante da grandi personalità del passato non sono comunque da fraintendere e non devono far credere che il beneficio lo si ottenga abusandone. E’ esattamente l’opposto come un elisir benefico o una medicina, occorre non abusarne. Il vino solo se assunto in quantità moderate può apportare dei benefici al nostro organismo.
Da quando l’uomo ha cominciato a produrre il vino, quest’ultimo è stato considerato un elemento centrale nella preparazione ed elaborazione delle vivande. Le prime marinature a base di vino risalgono agli antichi greci e romani. Si può quindi affermare che l’uso del vino nella nostra dieta e nella nostra cucina sia vecchio come il mondo. Tra le ricette classiche a base di vino esistono: i risotti al Barolo, gli stracotti al Gattinara o al Sangiovese. Il vino utilizzato con oculatezza nei cibi, comunica i suoi aromi naturali, non soffocando i sapori primari delle preparazioni. Il vino infatti, bianco o rosso, utilizzato in cucina ha la funzione di diluire amalgamando la ricetta in cui sono stati cotti i vari elementi. Nella preparazione di piatti delicati a base di crostacei è meglio utilizzare vini altrettanto leggeri; nei piatti alla cacciatora un vino non completamente secco; nei piatti di selvaggina o carne rossa, stufata o brasata, vini corposi e vigorosi. Ogni qualità di carne (bianca o rossa) può essere marinata e tale processo gli conferisce un gusto particolare rendendole più tenere. Nei brodetti di pesce invece, il vino e i condimenti, vengono aggiunti nel liquido di cottura dieci minuti prima di toglierlo dal fuoco, per mantenere la freschezza di gusto e di sapore. Come si è visto il vino ha molteplici utilizzi anche nelle preparazioni di molteplici ricette. Le sue proprietà permettono si legare e caratterizzare il gusto, inumidire e rendere tenera la carne, condire e impedire il processo di caramellizzazione dei fondi.
Il vino, questa antica bevanda, fa parte della dieta mediterranea, che in campo medico è ritenuta l’alimentazione più salutare ed equilibrata. La dieta mediterranea, da qualche anno è consigliata anche da numerosi cardiologi statunitensi ed composta principalmente da: pane integrale, minestre con condimenti magri, verdure, legumi, olio d’oliva, carne non più di due volte a settimana il tutto accompagnato da un bicchiere di vino di qualità.
Con questo articolo si conclude la nostra storia alla scoperta della storia del vino romagnolo. In questo caso ci siamo concentrati sulle proprietà generali del vino di qualità italiano, ma ci teniamo a ricordarvi e consigliarvi le molteplici varietà di vini che potete gustare in Emilia -Romagna: Albana, Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Uva d’Oro, Ancellotta, Malvasia, Barbera, Ortugo, Merlot, Sauvignon, Pinot Bianco, Chardonnay, Pignoletto, Cabernet, Refosco, Terrano, Biancame.
“Il Sangiovese, vitigno principe della Romagna, in purezza o accompagnato da altre uve locali, dà vita ai vini DOC dalle personalità differenti ma tutti interpreti dell’eccellenza vinicola. Di questa regione fertile e generosa, ricca di storia, arte, cultura, colori e sapori intensi, punteggiata da numerosi e incantevoli borghi, dalla spontanea e naturale vocazione turistica, il Romagna Sangiovese DOC rappresenta la voce più schietta e sincera”.