Marco Pantani
Il pirata romagnolo
Marco Pantani nacque il 13 gennaio 1970 a Cesena, figlio secondogenito di Ferdinando Pantani e di Tonina Belletti, la quale vendeva piadine nel lungomare di Cesenatico.
Il “pirata” così veniva chiamato per la bandana, l’aria da guascone, la barbetta alla Lev Trotskij e la sua silenziosa e incomparabile grinta nelle tappe di montagna.
<< Un giorno, al Tour, gli avevo chiesto: << Perchè vai così forte in salita? >>. E lui ci aveva pensato un attimo e aveva risposto, questo non riesco a dimenticarlo: << Per abbreviare la mia agonia >>.
Gianni Mura
Dopo essersi cimentato da bambino nel mondo del calcio, ricevette in regalo una bicicletta da nonno Sotero e capì immediatamente di essere portato per il ciclismo. Decise di tesserarsi nel G.C. Fausto Coppi di Cesenatico e mostrò subito indubbie doti di grande scalatore, vincendo molte gare: il primo successo fu quello delle Case Castagnoli di Cesena, in un tracciato curiosamente pianeggiante, il 22 aprile 1984.
Da li in poi si susseguirono anni di ciclismo dilettantistico, tra cadute, incidenti e vittorie ottenute con determinazione, che lo portano nel 1992 a farsi notare dal ds Davide Boifava che lo fece esordire nei professionisti con la Carrera.
Pantani passerà alla storia del ciclismo per aver vinto il Tour de France nel 1998, trentatre anni dopo Felice Gimondi e sempre nello stesso anno il Giro d’Italia. Professionista dal 1992, ha ottenuto quarantasei vittorie. E’ giustamente considerato, al pari di Gino Bartali, Charly Gaul e Federico Bahamontes, uno dei più forti scalatori di ogni epoca.
Era un uomo che rimaneva sempre fedele a se stesso: un po’ duro, introverso, abituato dopo aver tagliato il nastro della vittoria, a evitare gesti entusiastici o istrionici. Si toglieva la bandana e andava a riposarsi. Pedalava senza il passo del divo, camminava in modo un po’ sgraziato.
Non voleva che la sua vita cambiasse vittoria dopo vittoria, sperava ardentemente di <<restare normale >>. A un amico di Cesenatico confidò: << Basta che resti tutto come prima>>.