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Portoverde

Un’Oasi Romagnola

 

Portoverde è un centro prevalentemente residenziale, sviluppato attorno al porto turistico. E’ situato all’estremo limite meridionale del comune di Misano Adriatico ed ai confini con il comune di Cattolica.

Occupa un’area di forma quadrangolare, priva di connessioni con il tessuto urbano delle due città limitrofe: una “vera oasi” all’interno del territorio romagnolo.

Questa oasi, è delimitata dal Mare Adriatico, dal fiume Conca, dalla strada litoranea e dalla linea ferroviaria Bologna – Ancona parallela alla costa.

Quella di Portoverde è una storia iniziata nel 1963, criticata dai professionisti di settore e contrastato dalle amministrazioni locali. Il progetto di costruzione di Portoverde, è rimasto attivo per oltre 40 anni all’interno del processo di pianificazione locale, indice di un avviato sviluppo turistico della città a discapito della campagna. Questo progetto prevedeva di creare un complesso abitativo di altissima qualità, con annessi vari esercizi commerciali ed attività legate al porto turistico. L’intento era quello di realizzare una zona, capace di attirare una clientela legata al lusso. Il progetto arriva agli anni Sessanta senza nessuno sviluppo concreto, quando viene proposto all’amministrazione del comune di Misano Adriatico, come un ambizioso villaggio turistico, capace di riqualificare la costa, attraverso una qualità che si rifà ai già affermati centri turistici/residenziali della Versilia e della Costa Smeralda. Era prevista un’attenzione particolare agli standard urbanistici, in cui i servizi pubblici, i parcheggi e le aree verdi sarebbero state inglobate all’interno del piano generale. L’area in cui sorgerà il nuovo insediamento presenta un fronte di circa 500 metri e una superficie pianeggiante di circa 28 ettari, a cui si aggiungono 15000 metri di terreno in concessione demaniale lungo il fiume Conca.

Nel marzo del 1963 iniziano i lavori di scavo del bacino portuale, ma una forte mareggiata avvenuta nell’estate dello stesso anno, provoca una sospensione delle attività di cantiere, determinando una crisi finanziaria ai promotori del progetto, che determinerà una totale paralisi del cantiere fino al 1968. In quell’anno, la costituzione di una nuova società per azioni, farà ripartire i lavori. Nel gennaio del 1973 avviene la redazione del piano regolatore definitivo, affidato all’architetto Stefano Pompei. Il nuovo piano regolatore blocca a 300,000 metri quadrati la superficie edificabile e prevede destinazioni  a verde, parcheggi e opere pubbliche per le aree non ancora edificabili.

Per evitare ulteriori ritardi alla realizzazione del progetto, nel 1985, la società per azioni sceglie di rinunciare ad una parte delle costruzioni a favore di un ampliamento della darsena.

Oggi Portoverde, può essere considerato un “villaggio” a vocazione turistica, con attività che ruotano attorno alla darsena in cui sono ormeggiate barche da diporto, yatch e bellissime barche a vela.

Inizialmente il nome “Porto verde”, voleva designare una lussuosa zona turistico portuale, caratterizzata da zone di verde, con alberature e giardini. Ma le lottizzazioni intensive hanno poi relegato il verde essenzialmente ad aiuole, a qualche davanzale fiorito e alberi lungo la darsena o nelle piazzette principali. La zona veramente verde è quella di pertinenza agli argini del fiume Conca, in cui si sono ricavati piccoli sentieri alberati e prati ben curati.

Agli occhi del visitatore Portoverde si presenta come una zona esclusiva, composta da fabbricati in stile mediterraneo e fabbricati multipiano in riva al mare. I fabbricati mediterranei rispecchiano l’atmosfera vernacolare e pittoresca di un paesino di pescatori. Sono costruzioni di tre o quattro piani, ad arcate sovrapposte e intonacati di bianco. Hanno tetti terrazza e portici bassi e profondi. Sono ricorrenti: i pergolati di colore blu, le tende parasole, coperture leggere, camini, finestre basse e larghe.

I palazzi multipiano o “grattacieli” invece, richiamano il clima internazionale. Questi sono caratterizzati da basamento a piastra, un fusto di piani sovrapposti ed un attico in alto.

Un altro elemento caratteristico di Portoverde è la “Torre nautica”, posta all’ingresso del bacino portuale. E’ l’unico edificio e sezione circolare e il più alto tra gli edifici residenziali in stile mediterraneo.

Particolarità di Portoverde, che caratterizzano questo luogo, sono: l’utilizzo dei nomi che connettono gli edifici alla cultura del mare. Infatti, ogni singolo fabbricato è rinominato con nomi, legati alla cultura marinara, ispirati dalle principali località turistiche o dai nomi delle piante mediterranee.

UNA CURIOSITA’:

A Portoverde è stata girata anche qualche scena del film: “La prima notte di quieta”

Gli esterni del palazzo sull’acqua di Misano Adriatico nei pressi di Portoverde, sono quelli dell’appartamento di Gerardo (Adalberto Maria Merli). L’appartamento in cui lo stesso Gerardo fa visionare agli amici il filmino con Vaniva (Sonia Petrova) si trova in via Calle dei Pescatori.

Uno scorcio con Nicoletta Rizzi di spalle

Uno scorcio con Nicoletta Rizzi di spalle