Rocca de Passarello
Da rocca militare a convento
Verucchio e Passarello sono entrambi castelli e hanno una arx o rocca. Le mura del Passarello sorgono sulla roccia di fronte quelle della fortezza del Sasso, luogo di soggiorno malatestiano, preferito al Sasso dalle funzioni più prettamente miitari.
Sigismondo Pandolfo Malatesta edifica la cittadella circondando con una cinta muraria le rocche del castello. Fa costruire un muro oltre la torre del comune fino alla fine della rocca maggiore.
Il paese ha quattro porte: Passerello con arco ricostruito e restaurato nel 2006, S.Agostino con arco a sesto acuto, Sasso e dell’Acqua abbastanza ben conservate.
Il castrum Passarelli è documentato per la prima volta nel 1231 e prende il nome dalla famiglia Passarelli che ne ebbe il possesso. Delle origini del castrum, certa è la presenza del palatium e di una torre del XIV secolo e anche di una torre di origine romana del XIII secolo.
La torre romana è contemporanea a quella presente nella Rocca del Sasso, datata al periodo repubblicano, in quanto uguale sia per il tipo di pietra che per la posa di giacitura e lavorazione.
Attorno alla torre romana nel Castello di Passarello fu costruito un grosso recinto quadrangolare caratterizzato della tecnica costruttiva dell’appoggio dei muri non direttamente sulla roccia ma su un cuscinetto di argilla resa sterile con frammenti di cotto.
In possesso ai Malatesta fino al 1462, è in quell’anno che Federico da Montefeltro per conto della Chiesa, prende con un inganno il castello di Passarello. Quando l’esercito di Federico da Montefeltro occupò i territori di Verucchio nel 1462, lo stesso signore di Urbino decise di trascorre l’inverno seguente nella Rocca del Sasso.
Federico da Montefeltro predisporrà poi, il restauro e il riadattamento dei ponti, rocche e castelli, mediante un programma di unificazione viaria e potenziamento di alcune località. Per questi importanti lavori, si avvalse in modo particolare dal 1476 e 1489, della competenza ed esperienza nella progettazione di castelli dell’architetto Francesco di Giorgio Martini.
All’apice del suo splendore, il castello quattrocentesco comprendeva: una cortina muraria con andamento circolare nella parte ovest, torrioni poligonali, uno spalto con le macchine da guerra, mura con camminamenti, cisterna esterna, chiesa di San Tommaso e cortile interno.
La Rocca del Passarello dal 1463 finisce in rovina, tanto che successivamente nel XVI secolo viene detta la << roccaccia >>. Ai primi del XVII viene in parte smantellata e utilizzando il suo materiale trasformata in un monastero di suore, che fu ultimato nel 1636. A disegnare il convento è chiamato l’architetto Giovanni Arrigoni, che pensò di restituire l’aspetto di fortezza alla nuova costruzione, considerando che il convento era votato alla clausura.
Durante il passaggio della Linea Gotica, durante la Seconda Guerra Mondiale, il monastero è aperto per accogliere gli sfollati e gli abitanti di Verucchio e utilizzato come rifugio. In seguito ai bombardamenti e ai danni della guerra, tra il 1949-61 si hanno importanti lavori di restauro condotti dal Genio civile di Rimini e oggi si procede tutt’ora al restauro complessivo e alla valorizzazione di questo monumento ricco di storia, che è il castello di Passarello.